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Exploring learning of vocational education and training students in European countries

Pavlin, Samo ; Stanley, Julian

Annales. Series historia et sociologia, 2014-01, Vol.24 (3), p.407-418 [Periódico revisado por pares]

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  • Título:
    Exploring learning of vocational education and training students in European countries
  • Autor: Pavlin, Samo ; Stanley, Julian
  • Assuntos: Austria ; Curriculum ; Educational institutions ; Germany ; Greece ; Latvia ; Learning ; Lithuania ; Pedagogy ; School attendance ; School discipline ; Slovenia ; United Kingdom ; Vocational education ; Vocational training
  • É parte de: Annales. Series historia et sociologia, 2014-01, Vol.24 (3), p.407-418
  • Notas: ObjectType-Article-1
    SourceType-Scholarly Journals-1
    content type line 23
    ObjectType-Feature-2
  • Descrição: ABSTRACT IN ENGLISH: The paper explores the learning and working activities of vocational education and training (VET) students in seven European countries. The paper finds that i) there are large differences among the countries in the time spent in school, ii) that learners spend very little time studying for school at home, iii) interest in 'academic' school subjects is very low, iv) much time is spent on socialisation and passive forms of learning and v) a large number of VET students are engaged in paid work. Drawing on both information process and social learning approaches the paper recommends that strategies for VET development - curriculum, pedagogy, institutional organisation and pathways - should be informed by a better understand of the perspective of the VET learner as an individual with a range of activities, interests and attachments rather than simply viewing learners as customers or clients for VET provision. // ABSTRACT IN ITALIAN: L'articolo tratta le specifiche dell'apprendimento e del lavoro degli studenti nell'istruzione e nella formazione professionale in sette Stati europei: Austria, Grecia, Lituania, Lettonia, Germania, Slovenia e Regno Unito (Inghiltera). Le constatazioni principali sono: a) tra gli Stati esistono grandi differenze nella quantità di tempo che gli studenti passano a scuola, b) gli studenti studiano molto poco fuori dalla scuola, c), le aspirazioni riguardanti le classiche forme di apprendimento sono molto basse, c) gli studenti spendono molto tempo libero per le forme passive di apprendimento e per la socializzazione, d) molti studenti nell'istruzione e nella formazione professionale lavorano per soldi. Anche se le constatazioni nell'articolo sono fondate su contesti specifici nazionali dell'istruzione professionale, abbiamo riportato alcune constatazioni universali. In base alle teorie dell'apprendimento situazionale e informativo-processuale l'articolo propone l'unione di diversi contesti dell'apprendimento classico e situazionale, nonché miglioramenti nel campo delle forme di apprendimento meno classiche. Tutti gli Stati dovrebbero impegnarsi in futuro a instaurare un sistema d'istruzione classica di qualità e più attrattivo per gli studenti. Le materie scolastiche generali, quali la matematica, la lingua materna e quella straniera, hanno, infatti, un ruolo enorme per lo sviluppo della carriera professionale, ma anche per la cittadinanza attiva. Lo sviluppo dei curriculum deve tener necessariamente conto di ciò che gli studenti fanno nel tempo libero e impegnarsi che studino di più dopo la scuola: troppo poco studio influisce sul rendimento scolastico. Lo sviluppo futuro dei sistemi dovrebbe prudentemente tener conto dell'inclusione degli studenti nel mercato del lavoro, del riconoscimento e della valorizzazione delle esperienze lavorative.
  • Idioma: Italiano

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