skip to main content

Dal servizio di principi e granduchi alla ricerca storica. Pietro Domenico Bartoloni da Empoli e le Istorie de' duchi e re di Boemia

Catalano, Alessandro

Studi slavistici, 2011-01, Vol.8, p.281 [Periódico revisado por pares]

Florence: Firenze University Press

Texto completo disponível

Citações Citado por
  • Título:
    Dal servizio di principi e granduchi alla ricerca storica. Pietro Domenico Bartoloni da Empoli e le Istorie de' duchi e re di Boemia
  • Autor: Catalano, Alessandro
  • Assuntos: Brochures ; Economists
  • É parte de: Studi slavistici, 2011-01, Vol.8, p.281
  • Descrição: 14 Oltre ad alcune elemosine, chiedeva in caso di morte di essere sepolto "nell'oratorio di S. Giuseppe in Empoli a lato alla casa di esso signor testatore", condonava tutti i debiti allo zio Giuseppe e al fratello Lorenzo, stabiliva dei legati a quattro "suoi padroni e protettori" (si trattava di un clavicembalo "fatto a foggia differente dell'ordinaria essendo ritto in forma d'organo" per la marchesa Ottavia Benigna Piccolomini, di un crocifisso di bronzo" per il marchese Pier Antonio Guadagni, di una tavoletta "nella quale è dipinta, si crede per mano del Vannini, l'Idolatria degl'ebrei al vitello d'oro per il principe Lorenzo Piccolomini d' Aragona e di una " ciotola d' argento dorata con suo cucchiaro, coltello, forcina e scatolina" per Girolamo Capponi), esortava gli eredi, se fosse stato possibile senza impoverire la famiglia, alla fondazione di "una cappella nell'oratorio di S. Giuseppe", come già stabilito da "Vincenzo Bartoloni, fratello del suo avo paterno e già proposto di Poggibonzi", e nominava eredi universali gli eventuali figli maschi, poi in sequenza le femmine, la madre, lo zio e il fratello e infine la famiglia Neri, ASF, Notarile moderno, Protocolli, Testamenti, 18741, ff. 107v-109v. 18 Annullando il testamento precedente, chiedeva in caso di morte di "esser sepolto nell'antico sepolcro della Casa Bartoloni posto nel Duomo d'Empoli davanti alla cappella del Santissimo Crocifisso, con tenere giorni prima esposto il suo cadavero nell'Oratorio di San Giuseppe", condonava le "diverse non piccole somme" che gli dovevano lo zio Giuseppe e il fratello Vincenzo, se questi avessero convissuto insieme e tenuto appresso di loro" la madre, conferemava poi i quattro legati per la marchesa Ottavia Benigna Piccolomini, il marchese Pier Antonio Guadagni, il principe Lorenzo Piccolomini Aragona e il cavaliere Filippo Strozzi, ribadiva il desiderio di fondare la già citata cappella e infine confermava l'ordine degli eredi già stabilito (dal quale escludeva però tutti i "religiosi claustrali non per odio etc. ma per conservare le famiglie secolari"), ASF, Notarile moderno, Protocolli, Testamenti, 21877, ff. 7v-11r. Io posso dire a V.A. Reale che il Pizzichi medesimo manda tutte le lettere del Bartoloni al Serenissimo signor Principe primogenito [...] et il Serenissimo signor Principe li ha risposto più volte che veramente conosce che suo fratello per tutti i conti non sta più bene in Boemia et che faceva tutte le diligenze perché V.A. Reale si risolvesse a richiamarlo almeno per qualche tempo per ovviare a tutti i disordini", ASF, MDP, 5918, volume non foliato. 22 La corrispondenza tra i due risale almeno al 22 marzo 1702, quando era stato necessario correggere una quietanza sbagliata, Ibidem, 1682, 1, carte sciolte. L'ultima lettera inviata da Bartoloni a Caramelli da Praga è datata 1 gennaio 1729, Ibidem, 1685, 2, carte sciolte. 23 Austin, University of Texas, Harry Ransom Humanities Research Center [HRHRC], Ranuzzi Family, Ph 12493, f. 1v.
  • Editor: Florence: Firenze University Press
  • Idioma: Italiano

Buscando em bases de dados remotas. Favor aguardar.